Tra le mie strade

Asfalti luminosi
di tramonto
Ombre che li percorrono
veloci
Petrolio che brucia
nelle sue mille forme
Le mie pagine si riflettono
nei vetri in
movimento costante
Polvere spessa che dal basso si inala
Una sorta di pausa
tra le schegge impilate nel giorno
Un suono acre che rompe
l’equilibrio
Volti che delimitano
la giornata
-Francio-

Pagine stanche

Il libro tibetano dei morti che troneggia sul mio comodino (memoria di tempo beat)..
I fiori del male che gli tengono borrdone..
la mia stanza si fa isola
note stanche
sveglie che suonano ad ogni ora
La tua voce mi sta rapendo
non riesco a ritrovare le mie lettere
non riesco a non pensare
vizio di forma Karmica
salto la corda su orologi che ticchettano
noiosi
boriosi
fieri
del loro tempo geometrico
E il mio spirito se ne prende gioco
e mischia ieri con domani
mischia ora con prima
La porta che si spalanca
il fumo che inonda
butta via la cenere
I miei libri alla luce di un neon
piovono emozioni.
-Francio-

Piume

Rovistavo in vecchi miti indiani dal profumo di terra bagnata
Era la polvere del mezzogiorno
Mi stavo sporcando le mani
Un camion troneggiava fiero nella canicola
Stavo tentando di dare un ordine casuale
Un accuminata sensazione di prigionia..
Una cella senza sbarre
E ritrovarsi a correre
Inseguendo una scia
Affrentandosi
Scappare
Poliziotti di ali
Affastellati
Carte
Incenso per pregare
Ho rischiato una comprensione
Vago sforzo
Un’energia dalla puzza di chimico
Nodi tra queste frasi
SECONDINO PORTAMI LA CENA!!!!!!!!!!
SECONDINO!!!!!!
fammi fuggire
la tua voce a tenaglia
il risuonare
il
senso
sprecato
Essere libero ma tentare di sciogliere le catene..
Raccontami una favola
Un lieto profumato di bianco……….
Il giorno lento va sfumando. Rovistavo in vecchi miti indiani dal profumo di terra bagnata
Era la polvere del mezzogiorno
Mi stavo sporcando le mani
Un camion troneggiava fiero nella canicola
Stavo tentando di dare un ordine casuale
Un accuminata sensazione di prigionia..
Una cella senza sbarre
E ritrovarsi a correre
Inseguendo una scia
Affrentandosi
Scappare
Poliziotti di ali
Affastellati
Carte
Incenso per pregare
Ho rischiato una comprensione
Vago sforzo
Un’energia dalla puzza di chimico
Nodi tra queste frasi
SECONDINO PORTAMI LA CENA!!!!!!!!!!
SECONDINO!!!!!!
fammi fuggire
la tua voce a tenaglia
il risuonare
il
senso
sprecato
Essere libero ma tentare di sciogliere le catene..
Raccontami una favola
Un lieto profumato di bianco……….
Il giorno lento va sfumando Rovistavo in vecchi miti indiani dal profumo di terra bagnata
Era la polvere del mezzogiorno
Mi stavo sporcando le mani
Un camion troneggiava fiero nella canicola
Stavo tentando di dare un ordine casuale
Un accuminata sensazione di prigionia..
Una cella senza sbarre
E ritrovarsi a correre
Inseguendo una scia
Affrentandosi
Scappare
Poliziotti di ali
Affastellati
Carte
Incenso per pregare
Ho rischiato una comprensione
Vago sforzo
Un’energia dalla puzza di chimico
Nodi tra queste frasi
SECONDINO PORTAMI LA CENA!!!!!!!!!!
SECONDINO!!!!!!
fammi fuggire
la tua voce a tenaglia
il risuonare
il
senso
sprecato
Essere libero ma tentare di sciogliere le catene..
Raccontami una favola
Un lieto profumato di bianco……….
il giorno lento va sfumando
-Francio-

Arare i miei fogli

La superfice che si increspa
Entra della luce umana da quella finestra
I miei occhi che mi osservano
La brutta copia di me stesso
Mi ricopio con carta carbone dimenticata
Sono il fumo che si disperde
Sono l’esercito che tenta di urlare
Sono la guerra di un conflitto emotivo
su di una terra arida
Rccolgo le mie armi deposte
La corona che mi cinge il capo
Una calda lapide che aspetta
Il sangue che infesta la terra
Ho scritto una lettera
Ho gettato sul fuoco le mie carte
Ho tentato di essere solo carne
Ho rantolato nel buio Parole di una saggezza infinita
Che ora non ricordo
Che ora volano lontano
In una geometria distorta
Un vecchio saggio con la mania di dimenticare
Ho coltivato campi di sabbia scura.
-Francio-

Incrinature

la mia bianca parete si è macchiata…
inchiostro che scivola lungo i fianchi.
inchiostro che si mischia alle lacrime
La mia pagina si incide..
Si svuota lenta la notta
Sorgi speranza
e fendi la nebbia che mi soffoca..
Solitario erarrare in luoghi immaginari…
-Francio-

Antinomie

Un angelo che mi controlla discreto da dietro quelle sbarre…
La mia pelle che si scioglie…
Un inferno di menzogne così candide..
Questa musica che inquina la stanza
Incenso che inonda i pensieri
Spirali concentriche in progressone
Esaltazione dei miei contrasti
La mia anima che crea un’antinomia con il bianco..
Un vuoto sporco che mi rende labile…
-Francio-

Tassonomia di ambientazione

La mucca che

depose il latte

morì.
Morì per dell’erba
cresciuta
nel cemento
asciutto.
Due stomachi
che si
strafogano
di veleno.
Deterioramento
della specie
A quale specie l’uomo
appartiene?
Una sorta di autocalssificazione
egocentrista
tolemaica
ammuffita
e incenerita

di
ragnatele.
AUTOCELEBRIAMO il NOSTRO
InCeNsArCi
così
DIVINO.
-Francio-

Narcisismo

Quante ore passi davanti ad uno specchio ad ammirare fiero un’immagine che nn è tua?? Orgoglioso dell’opera che hai fatto di te…. Annega il fiore della giovinezza.. Illuditi.. Si intristiranno un giorno i tuoi capelli… La tua carne che lenta brama la terra… Lo specchio un giorno ti riempirà di lacrime…. -Francio-

Irrisolto

Un mattino che mi spalanca le braccia…un treno… il mio spirito che anela viaggiare.. Amici… la nostre mani che si stringono… salutiamoci qui… La musica vi riempirà l’anima.. io rimango.. non mi è lecito partire… -Francio-