tutto quello che mi altera
volente o nolente sull’onda della modificazione
del reale
come se non avessi altro che limiti di gomma
subordinati al mio senno
come se qualcosa che ho scritto
in anni inaffidabili
dove ci siamo trovati
a cantare insieme
con la voce che oggi
posso urlare
in giorni che non finiscono alla prima luna
senza sapere cosa ho scritto
Francio
come se roman dormendo
sapesse il senso
lasciando morire il pesce nel suo ittico vivere
Condensare consuetudini una volta l’annoultima modifica: 2008-12-20T02:14:00+01:00da
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