Metametropoli (riassunto poetico)

8 e trenta e milano ancora non esiste

lenta svegliarndosi ignora

gli urli cupi del rosa.

Infame non mi racconta l’assenza.

Non ho passato la notte a reclamarti

con sussurri gridati d’argento. 

milano è l’alba

contemporaneo scaduto

della mia essenza.

 

Francio

 

 

 

Narcolettico A sprazzi

L’ultima frase scritta

è andata persa

come la fne di tutto

Salute giorrno che mi porti lontano

sebbene talvolta io possa odiarti

ricorda

che corda più stretta è cappio

e collo dal respiro corto è notte

Quando magari avrò modo di dormire

con regolarità

potrò sperarti. 

Non mi dimenticherei  di mangiare.

Molto più allegro

incarterei il dolore. 

Verso di me

attonito

Il canto del  giorno.

Sopra domani e dopo

lento mi cullo nel possibile

che le mie mani e i miei occhi

forse lontano 

non han trovato pace

 

Francio 

Luminale d’intensità

Una questione personale

tra gli incastri dei giorni.

Rivestito di punto nuovo

come se non mi fossi mai accorto.

sorrido ed è come se fossi

icaro scappato di notte.

Monosillabi e silenzi.

Non son mai stato bravo

a far nulla se non distrarmi

tra uno spazio è l’altro

respirando  acuti

infami d’intensità.

Salvati ti prego

salvati

che l’innocenza è un limite

sotto i piedi dell’ironia.

 

Francio 

 

 

Sospensione delle pause

Ho diviso lo spazio in attimi

faticando a salire le scale

un giorno da un pranzo solo

dove ho divorato l’assenza 

dove distratto ho ammatassato l’ordine

Ho deciso di inscatolare ieri

come si fa prima di partire

che poi è solo rimanere immobili

avendo fame di me.

 

Francio