Aracnoentropia

Seguo le linee di confine ma travalico il senso.
C’è un ragno che tesse in tutte le case in cui ho voglia di respirare.
Lo riconosco. E’ sempre lui. Solo. Appeso a mezz’aria.
E’ lo specchio convesso della mia inoperosità.
Le luci ingannano.
Una che manca e diventi un origami stropicciato su di un asfalto caldo.
Poi per un dodicesimo di giro terrestre ti tocca usare braccia ferrose per far sorrere i passi.
Ciondoli sulla ragnatela dell’equilibrio inarcando la schiena.
Siedi e fili le ore una per una.
Le persone rimangono sensazioni tattili due dita più in là di quanto tu riesca a vedere.
Respiri.
Una bambina curiosa ti fa domande con gli occhi spalancati.
La adori anche per questo.
I ragni di notte muoiono tra le pagine.
Seguo le linee di confine
ma loro non seguono me.
-Francio-

SeGiriUnFioreProfumaUgualmente ?

ci sono calze sparpagliate sul pavimento
ma non so distinguere a chi appartengono
forse perchè erano tutte mie una volta
inarco un sorriso
è un pò come usare gli stessi piedi
e camminare su tacchi e suole di gomma
restando in equilibrio sempre
anche se le strade ingannano lente
buche profonde
a vicenda tenersi sulla linea
fino alle ultime luci del tramonto
correre sotto la pioggia brillante dei lampioni
baciarci
arrivare fino a casa
felici
gettare i vestiti
e cadere sul letto
ridere ancora
amarci
per poi addormentarsi
la mattina arrivi nuda da me
mi guardi e mi chiedi dove sono le calze
ti bacio
e non posso far altro che ridere.
-Francio-

Floricultura in chicchi neri (sotto luce da flash)

Possono pure crescerti le ali
ma se poi servono a nuotare
rimani seduto ad applaudire
le rovine del tuo teatro
senza divertirti
perchè l’acqua tu la soffri
e i tuoi piedi hanno freddo
per la noia che ti ha
fatto inorridire ieri davanti
allo specchio di una vetrina
da dentro i commessi
ti hanno guardato
ingessati nelle loro bluse
da ipocriti ornate di sorrisetti
E tu, tu sei caduto
sul materasso di un
asfalto notturno
ubriaco di luci
il fiore sbocciato ha ingoiato il seme
esplodendo di schegge plastiche
verso i tuoi occhi esasperati.
-Francio-