Sperimentazione poetica—.,,,—-

Pace in un bocciolo
essenziale lacrima
di un aprile scivolato
tra le tue braccia serrate
in un crescere povero
di tristi presagi
Ammonimenti
in una boccia di vetro boccheggiare
per pochi centesimi elemosinati
Ogni parola che muta d’abito
Un cappio di filo spinato
annodato di trama ed ordito
Esplodi piccolo sole
di queste foglie da bruciare

-Francio-

Inspirare debole

Respiro il tuo respiro che dimentichi
una vita di aria che mai più tocchiamo
piccole stelle di fumo per riempire i polmoni
tutto questo male da dover poi pagare
Inspiro senza più contare
-Francio-

Aspro

bocciolo che muta
in fiore di tenebra pallida
sopra una terra di vino e di sangue
tenera
inserite la spina
inseritela adesso
elettrificate il mio cappio
che petali non vengano sfiorati
che le foglie mai ingialliscano
tiepido
come la carne
-una sola libbra-
poco valore alle mie ossa
scalate questa dimora
piano dopo piano

fino al tetto
più vicini al cielo
più vicini al cadere
non ho più voglia
non ho abbastanza mani..
-Francio-

Inibizione

offuscati i miei occhi
da cataratte emotive
Il mio bastone da cieco in frantumi
Stanco come un cane inzuppato
di una pioggia vecchia di anni
Un abile contadino intento
ad ararmi la pelle
Fastidiose le mie dita
fastidiose
Altro non mi rimane
Chiudi il coperchio
fuori ci sono i miei incubi
-Francio-

settembre di foglie gialle

C’era chi avrebbe voluto parlarti
ma c’erano grossi ventilatori
a proteggerti
c’era chi avrebbe voluto
arrotolarsi il tempo al collo
e stringere forte
solo per smettere un po’ di respirare

solo per avere un vuoto sospeso
tra le cavita dei palmi
C’è questo grosso ricordo
questo spettacolo mediatico
in un continuo ripetersi
di immagini elettriche
di attimi persi
di vite che cadono
E ci sono io
e le mie parole che non sanno descrivere
muovono l’aria
come grossi ventilatori
in un autunno di amari cordogli.
-Francio-

Passatempo

Non ho nessuno da aspettare
non ho altro modo per dirtelo
non ho altro da fare che respirare
una pagina su cui ci amiamo
numeri & lettere
altro non c’è
Con la testa che mi implode
Vorrei dipingere
Ho così tanti colori ma nessuna forma
Gira pagina
e lascia che tutto sia
Non ho altro
solo le mie mani così lontane.
Respiro e riempio i tempi

-Francio-

Melodia dolce

soffice e sottile
la tua voce tra le mie crepe
scivola
fino al cuore delle mie ossa
fino alle mie corde più nascoste
un giro di basso
e pochi spruzzi del tuo profumo.
-Francio-