All’errare

Tieni in silenzio
le ansie tonde che inondano
varcando
tra i fitti rovi di soluzioni perverse
ostacoli di argilla scura
Un libro di cui non ricordo la trama
ed è meglio così
Una vita di personaggi
che nei volti si assomigliano
Piccole paure che tremano
tentando di scappare
dalla mia pelle
dalla banalità che mi sembra congenita
dalle lacrime che si son arenate stanche
Questo cielo piastrellato di nuvole grige
ricorda
Questa strada che ti riporta a casa
non la dimenticare
C’è una cosa che non ti ho detto
Ma tu di sicuro la sai già
Sono le vene di inchiostro

che ci uniscono su questa carta
Accendiamo dell’incenso
per riempire questo buio
di vuoti concentrici.
-Francio-

Sinfonia (silenziosa) in mi minore

paure truccate & ingioiellate

danzano su ritmi & sincopi

Amore inquinato di carne & sangue

potessi io essere il tuo sole che brucia

la luna che la notte addormenti

luce di una tenebra acerba

potessi io essere il silenzio di cui nel giorno ti adorni

un sogno che ha ali di carta

tra me & te ci sono oceani di emozioni mai regalate

potessi essere la mano che nel buio stringi

Rinchiuderò il mio desiderio

nel sonno che mi fugge. (pace)

-Francio-

Echi

Radici recise

le mie mani hanno smesso di vedere

respirano piano

in un silenzio che scalpita

in un silenzio che profuma

di ansie rapite.

-Francio-

Autoritratto

La notte non sa cosa dirmi

Timida si nasconde

Mentre io tento ancora di ritrarla

Tempere scure

di una trasparenza disarmante

Amo i tuoi occhi che nel giorno si chiudono

In piccoli boccioli di rugiada.

-Francio-

Surreale

surreale goccia di pioggia che mi emoziona

al limite del vero e del possibile

una scarica di ansia adrenalinica

un cielo di vecchie parole che ronzano

amicizia che risorge

violentemente vita.

-Francio-

-Haikumetraggio-

Un discorso su fili sospesi

Ma forse so già cosa vuoi dire

Ti conosco da secoli

O almeno così mi pare

Queste parole in rilievo sulla mia pelle

Erano un ricordo

Che ho voluto trascurare

Un soffice ideogramma di noi

in queste ore

di piccoli origami di felicità.

-Francio-

Arcobaleni sbiaditi

Cadi
sopra il velluto grigio
di questa pioggia
Come a volte ti confondi
con le gocce
Come a volte
io non so riconoscerti
Queste ansie centrifugate
Queste paure aromatizzate
ed il profumo chiaro
di non aver nulla di più importante da fare
Un suono che si disperde In cieli dorati.

-Francio-

Strage in Si bemolle

Brulicanti masse
in cui non mi rispecchio
Reagisci in questa notte
in cui le fiaccole son state accese
Il mio muro di specchi che va in frantumi
tanti piccoli rottami di me
io&io&e ancora io
Quand’è che son diventato sordo?
come la mia vita incisa
sul mio palmo
la terra è arata a sangue
Questo petalo di bellezza
che sbatte le ali
in un impeto
di noia
giacere
su piramidi di cose importanti da fare
su note & lacrime
nel cielo sopite
Scrivere & essere
solo un gioco per bambini

che non han voglia di urlare.

-Francio-