Un giornata
tra cabale di numeri dispari
e croci di legno scuro
su muri viola ossigenati
I quadri che ho macchiato
con il nero
appesi
Luce che mi hai rubato
Buio che mi hai reso di carta
Domani che si diluisce
in una piggia di inchiostro
Sangue sintetico
da ripetere a voce alta
in una stanza di candelle accese
ripetersi
per non essere mai uguali
all’istante in cui
solo
ho abbandonato
rottami di ego
una desolazione che assale la malinconia.
-Francio-
Anfratti melodiciultima modifica: 2003-10-02T02:54:12+02:00da
Reposta per primo quest’articolo
francio sei il mio mito, sul serio!