Osservare (poesia a cui tengo molto)

Osservare. Osservare me stesso
In un riflesso di memoria.
Osservare un uomo seduto a
Scrivere. Posare i miei occhi
venati di rosso sugli altri uomini
seduti. Scrutare i piccoli dettagli
che differenziano il tutto dal

particolare. Una lieve alterazione

di sonno e musica. Una stanchezza
vecchia di ore. Un libro di
frasi sprecate. Collezioni d’arte
per gente comune.

Sintomo di non belligeranza.
Portare il peso di una croce
di ignoranza e bigotteria.
Un legno invecchiato di pioggia.
Odore di sughero bruciato.
5 bambini vestiti da
indiani. Un profumo di
pulito. Osservare l’aroma del
tempo che si accumula
sotto le mie scarpe. Osservare
le sottolineature in un libro di
poesia. In una poesia che non
è più mia osservare la purezza.

-Francio-

Osservare (poesia a cui tengo molto)ultima modifica: 2003-08-01T08:14:37+02:00da franciuz@v
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2 pensieri su “Osservare (poesia a cui tengo molto)

  1. hai una grande creatività. hai dei contenuti molto profondi. Spesso mi piace stare sotto al palcoscenico. Mi piace stare in mezzo a voi.

  2. questa poesia fa emergere la tensione verso un pensoso comprendere, che è l’aspetto che apprezzo di più nella tua poesia, come già ti dissi altrove. non che le “paranoie acide” mi dispiacciano, tutt’altro, ma forse lo sento più vicino al mio modo di fare versi. è solo una questo di gusto. qui stai realmente osservando (come del resto recita il titolo della poesia), ti soffermi e dai spessore a ciò che i tuoi occhi scrutano in profondità. bella davvero….

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