I palazzi increspavano le anime.
Il cielo. Il cielo lì non lo avevo mai visto.
Forse perchè si confondeva con i tetti.
Ma era bello. Veramente.
Mentre cercavo un marciapiede su cui la schiena stendere
trovai uno strappo di carta.
La fine di ogni foglio è una bruciatura gialla nell’angolo delle parole.
Un disegno.
O nuvole tratteggiate.
Finii per raccoglierlo.
Lo lessi e lo bruciai.
Tutto qui.
C’erano automobili che si portavano via la mia immagine.
Ma ero solo un bambino.
Un viso come un altro.
-Francio-
Fotografia economicaultima modifica: 2004-03-17T03:22:49+01:00da
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Il cielo non riesce a confondersi con nulla…nulla che non sia ancora l’infinito cielo…s’incr espano le anime che sentono, che vibrano…onde schiumose si ricorrono dispiegando segreti e immagini…ness un viso è come un altro…nemmeno il tuo. Un abbraccio
bello …non conoscevo il tuo blog…ritorner ò a leggerti mi piace ….capriccio
l’altro giorno avevo in testa una parola di quelle che tu dici sempre. -pace-, dolce francio. è sempre un piacere trovarti qui
2 parole:Semplice mente stupendo.